Passa al contenuto principale

Migliori traders italiani

Il trading online ha segnato un’epoca, trasformandosi in una porta d’accesso ai mercati finanziari anche per chi, negli anni '90, non distingueva un'azione da un’asta di beneficenza. E ora ti stai chiedendo: "Ma davvero il trading può essere un lavoro serio o è solo un passatempo per chi si annoia davanti alla TV?" Beh, sappi che c'è chi lo ha trasformato in una professione, con tanto di guadagni più che dignitosi.

In questa guida, scoprirai i profili dei migliori traders italiani, quelli che hanno saputo trasformare uno schermo pieno di grafici in una miniera d’oro. Non aspettarti formule magiche o facili guadagni: il trading richiede studio, pazienza e, ammettiamolo, anche un pizzico di fortuna. Quindi, mettiti comodo, rilassati e lasciati ispirare da chi ce l’ha fatta davvero.


Migliori trader italiani per Copy Trading

Migliori trader italiani per Copy Trading

Hai mai sentito parlare di Copy Trading? Sì, è come copiare a scuola, ma con stile. In pratica, si tratta di replicare gli investimenti di altri trader in maniera automatica. Perfetto per chi non ha voglia di impazzire davanti ai grafici o per chi si sente più un artista che un matematico.

Nel mondo del copy trading, due fattori sono cruciali: il drawdown e il rischio, rapportati al profitto. "Drawdown" ti suona come una parola magica? Ecco un esempio per farti capire meglio: immagina di investire 100 euro su una criptovaluta, con un drawdown del 15%. Significa che il tuo investimento è sceso fino a 85 euro prima di risalire. Ora che è tutto più chiaro, vediamo i migliori copy traders italiani.

Celestino Brunetti

Tra i più copiati su piattaforme come eToro, Brunetti spicca per il suo rischio medio-basso (3 su 9). Le sue strategie su azioni come Amazon e Nvidia, insieme a investimenti in Forex e materie prime, gli hanno permesso di ottenere un profitto del 81,34% negli ultimi quattro anni.

Roberto Anzellotti

Conosciuto come “Il Matematico”, Anzellotti unisce logica e intuizione come pochi. Ha un drawdown settimanale del 5,61% e un profitto complessivo del 175% negli ultimi anni, grazie a investimenti in criptovalute e azioni.


Migliori trader italiani di criptovalute

Migliori trader italiani di criptovalute

Se c’è una cosa che non passa mai di moda, sono le criptovalute. Dalla nascita del Bitcoin nel 2009, il panorama finanziario è cambiato radicalmente. Ma chi sono i trader italiani che dominano il mondo delle cripto?

Roberto Anzellotti

Te lo ricordi, vero? Non poteva mancare anche qui. I suoi investimenti in Bitcoin, Ethereum e Solana lo hanno reso una leggenda. Con un profitto del 187,54% su Solana, è il trader da tenere d’occhio.

Marco De Lio

Con un profitto quadriennale di oltre il 500%, De Lio si è distinto per la sua abilità su Solana, Bitcoin ed Ethereum. Un approccio conservativo, ma risultati da urlo.


Migliori trader italiani azioni, ETF e Forex

Migliori trader italiani azioni ETF e Forex

Infine, non possiamo ignorare chi opera nel settore tradizionale di azioni, ETF e Forex. Tra analisi tecniche e intuizioni geniali, questi trader sono diventati dei punti di riferimento nel panorama italiano.

Marco Casario

Casario è il re del trading algoritmico. Con anni di esperienza in banche e istituti finanziari, ha affinato una strategia basata su calcoli precisi e diversificazione tra azioni, ETF e criptovalute.

Andrea Unger

Quattro volte campione del mondo di trading, Unger ha portato l’Italia sul podio con uno stile conservativo ma estremamente efficace. Le sue preferenze? Azioni e indici, con qualche puntatina sul Forex.


Ecco fatto, ora sai chi sono i migliori trader italiani e perché dovresti seguirli (ma non stalkerarli, eh?). Se hai deciso di intraprendere questa strada, ricorda che il trading è un percorso fatto di studio e dedizione. E se invece hai solo voglia di curiosare, beh, almeno ora sai con chi hai a che fare.


Scrivere la Tesi: Superare il Blocco dello Scrittore con Strategie (Inaspettate)

Mettiamoci comodi e affrontiamo uno dei più grandi misteri della vita accademica: perché scrivere la tesi sembra un’impresa più ardua che scalare l’Everest in infradito? Hai fatto ore di ricerca, hai sottolineato così tanto che il tuo evidenziatore è entrato in sciopero e hai bevuto quantità di caffè che avrebbero mandato in orbita un razzo. Eppure, la pagina bianca ti guarda con la stessa minacciosa serenità di un gatto che sa di essere al comando. È ora di correre ai ripari.

Ecco una guida alternativa per superare il blocco dello scrittore e dare vita alla tua tesi, con strategie un po’ fuori dagli schemi.


1. Fingi di essere un detective di un noir anni ‘50

Hai presente quei film in bianco e nero in cui il detective, con il cappello calato sugli occhi, indaga su un caso intricato? Bene, la tua tesi è il caso, e tu sei il detective. Non stai semplicemente scrivendo un elaborato, ma risolvendo un mistero accademico.

Apri il tuo documento di testo, accendi una lampada da tavolo per creare l’atmosfera giusta e inizia così: “Erano le tre del pomeriggio quando mi sono imbattuto in un problema che sembrava insolubile. La bibliografia era incompleta, le citazioni si nascondevano nei meandri del mio disordine digitale, e il relatore era un’entità astratta. Ma ero deciso a mettere insieme i pezzi di questo puzzle accademico…”

Ogni paragrafo sarà una pista, ogni sezione un indizio. Prima che tu te ne accorga, la tesi sarà finita e avrai un manoscritto che il tuo relatore leggerà con un sopracciglio alzato e un sorriso appena accennato.


2. Trasforma la scrittura in un reality show

Immagina di essere il protagonista di un reality show dal titolo accattivante: “Tesi da incubo”. Le telecamere (invisibili, ovviamente) ti seguono mentre affronti sfide quotidiane, come sopravvivere a un computer che decide di aggiornarsi nel bel mezzo di un’idea geniale o cercare disperatamente il significato di una parola che hai trovato in un articolo in inglese arcaico.

Ogni ostacolo è un punto di svolta drammatico:

  • Il momento della crisi: “Come posso concludere questa sezione senza sembrare un papero in cerca di senso?”
  • Il climax emotivo: “La bibliografia! Non ho ancora capito come fare le note a piè di pagina!”
  • Il trionfo finale: “Signore e signori, ho salvato il file. Non si è corrotto. Applausi!”

Questo approccio ti permetterà di vedere la tua tesi sotto una nuova luce: un’avventura da condividere con te stesso e, forse, con i tuoi futuri nipoti.


3. Crea un rituale pre-scrittura

Ogni grande impresa richiede un rito propiziatorio. Gli antichi Greci facevano sacrifici agli dèi, tu potresti iniziare con qualcosa di più semplice. Per esempio: preparare una tazza di tè, indossare il tuo pigiama più comodo e mettere in sottofondo una playlist di musica epica che ti faccia sentire come Frodo mentre si dirige verso Mordor.

Il tuo mantra potrebbe essere: “Non importa quanto sia lungo, un capitolo alla volta e la tesi sarà completa.” Ripetilo, scrivilo su un post-it, tatuatelo sulla fronte (ok, forse è un po’ eccessivo). L’importante è creare un’atmosfera che ti faccia venire voglia di scrivere. Anche solo un paragrafo.


4. Intervista la tua tesi

Sì, hai letto bene. Sediti davanti al tuo computer e immagina che la tua tesi sia una celebrità ospite in un talk show. Tu sei il conduttore e devi tirare fuori i suoi segreti più nascosti.

Esempio:

  • Te: “Benvenuta, Tesi. Puoi raccontarci come è iniziata la tua storia?”
  • Tesi: “Beh, tutto è cominciato quando il mio autore si è reso conto di dover scegliere un argomento. Non è stato facile, ma alla fine ha optato per qualcosa che non lo facesse addormentare subito.”
  • Te: “Interessante. Qual è stata la tua parte più complicata da sviluppare?”
  • Tesi: “Oh, sicuramente la metodologia. Ogni volta che sembrava pronta, saltava fuori un nuovo articolo da citare.”

Questo dialogo immaginario ti aiuterà a visualizzare meglio i punti chiave del tuo lavoro e a sbloccare quelle parti che sembrano inspiegabilmente difficili da scrivere.


5. La regola del timer

Il timer è il tuo migliore amico. Impostalo per 25 minuti e prometti a te stesso che, durante quel periodo, non farai altro che scrivere. Niente social, niente snack, niente distrazioni. Quando il timer suona, fai una pausa di 5 minuti e ripeti il ciclo. Questo metodo si chiama tecnica del pomodoro, ma potresti ribattezzarlo “tecnica del sopravvissuto accademico”.

La cosa interessante è che spesso quei 25 minuti si trasformano in un’ora senza nemmeno accorgertene. Il trucco è iniziare. Come dicono i saggi: “Anche il viaggio più lungo inizia con un passo… o con una frase introduttiva”.


6. Usa la visualizzazione creativa

Chi ha detto che la scrittura deve essere noiosa? Prendi un grande foglio di carta e comincia a disegnare. No, non sto suggerendo di fare un ritratto del tuo relatore (anche se potrebbe essere divertente), ma di creare una mappa mentale della tua tesi.

Metti l’argomento principale al centro e usa frecce, colori e simboli per collegare le idee. Non preoccuparti se il risultato assomiglia più a un’opera d’arte astratta che a un piano organizzato: l’importante è che aiuti te a visualizzare come le sezioni della tesi si collegano tra loro.


7. Coinvolgi gli amici (anche se non vogliono)

Hai mai notato come gli amici non riescano a dire di no quando chiedi il loro parere sulla tua tesi? Bene, sfrutta questa debolezza. Racconta loro a grandi linee il tuo lavoro e chiedi cosa ne pensano.

A volte, spiegare qualcosa a qualcuno che non ha idea di cosa stai parlando ti aiuta a chiarire le idee. E, se sei fortunato, potresti anche ricevere qualche feedback utile (o almeno una pizza come ricompensa per averli torturati con dettagli che non gli interessano minimamente).


8. Celebra ogni piccolo traguardo

Scrivere una tesi è un po’ come scalare una montagna: ogni passo avanti merita una celebrazione. Hai completato l’introduzione? Prenditi un gelato. Hai finito il capitolo più difficile? Concediti una serata Netflix senza sensi di colpa.

Questi piccoli premi ti aiuteranno a mantenere alta la motivazione. E se il tuo budget è limitato, ricorda che a volte la soddisfazione più grande è semplicemente cancellare una voce dalla tua lista di cose da fare.


9. Fai pace con il perfezionismo

Perfezionismo e tesi non vanno d’accordo. Se aspetti che ogni frase sia perfetta, rischi di non finirla mai. Accetta il fatto che la tua tesi non sarà un capolavoro letterario (a meno che tu non stia studiando letteratura, ovviamente). È uno strumento per dimostrare che hai imparato qualcosa e sei pronto per passare al prossimo capitolo della tua vita.

Scrivi, rileggi e correggi, ma non fissarti troppo sui dettagli. La tua tesi deve essere buona, non perfetta.


10. Diventa il tuo fan numero uno

Infine, ricorda di essere gentile con te stesso. Scrivere una tesi è un’impresa enorme, e il fatto che tu sia arrivato fin qui è già un grande successo. Celebrati, incoraggiati e ricordati che, anche se sembra impossibile, ce la farai. E, una volta consegnata, potrai finalmente goderti quella meritata sensazione di libertà.

In bocca al lupo!