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Migliori conti correnti gratuiti

Ti sei mai chiesto come poter gestire il tuo denaro senza dover sborsare un centesimo per il canone del conto corrente? Sogno di molti, verità per pochi. Ma oggi ti porto buone notizie: esistono conti correnti gratuiti che potrebbero rivoluzionare la tua gestione finanziaria senza metterti le mani in tasca. Ecco una guida per scoprire quali sono e perché dovresti considerare di aprirne uno.


HYPE: tecnologia e semplicità

Costi di HYPE

Vuoi un conto gestibile direttamente dal tuo smartphone, magari mentre sei comodamente spaparanzato sul divano? HYPE è la risposta. Questo conto gratuito offre un’app per Android e iOS con cui puoi monitorare ogni movimento finanziario, fare acquisti e persino risparmiare, tutto in pochi tap.

Perché scegliere HYPE:

  • Carta virtuale gratuita: perfetta per pagare online senza preoccupazioni.
  • Prelievi fino a 250 euro gratis da qualunque sportello.
  • Ricariche illimitate e cashback del 10% sugli acquisti online.

C’è da dire che, se vuoi qualcosa di più, ci sono anche i conti HYPE PREMIUM e HYPE NEXT che, per un piccolo canone mensile, offrono vantaggi extra come limiti più alti e servizi aggiuntivi.


Revolut: il poliglotta dei conti correnti

Conto Revolut gratuito

Se viaggi spesso o ti piace avere un controllo totale sulle tue spese, Revolut è una scelta intelligente. Il suo conto Standard gratuito offre tutto ciò che ti serve per gestire i tuoi soldi, con una flessibilità da far invidia a molti.

I vantaggi di Revolut:

  • Carta prepagata fisica e virtuale: da utilizzare ovunque nel mondo.
  • Cambio valuta interbancario senza commissioni fino a 1.000 euro al mese.
  • Prelievi gratuiti fino a 200 euro al mese presso gli sportelli ATM.

Per chi cerca qualcosa in più, Revolut offre piani a pagamento con servizi premium, come carte usa e getta, assistenza prioritaria e vantaggi per i viaggi.


BBVA: semplicità e risparmio per sempre

Conto BBVA

Il conto corrente BBVA punta tutto sulla trasparenza e sulla semplicità. È un conto gratuito senza canone, con un occhio di riguardo al risparmio. Ideale per chi non vuole compromessi.

Cosa offre BBVA:

  • Zero spese per bonifici, prelievi e ricariche.
  • Cashback del 4% su acquisti con carta (fino a 200 euro al mese).
  • Interessi sul saldo disponibile: ad esempio, 4% lordo senza condizioni o importo minimo.

Gestire il conto è facilissimo grazie alla web app e all’app mobile disponibile su Android e iOS. Vuoi un conto che ti dà anche qualcosa in cambio? BBVA potrebbe essere la tua prossima scelta.


Webank: tutto online, tutto semplice

Conto Webank

Per chi ama gestire tutto online senza complicazioni, Webank offre un conto a zero spese perfetto per la gestione digitale delle finanze. È un’opzione affidabile per chi cerca convenienza e semplicità.

Punti di forza di Webank:

  • Zero canone e zero spese per le operazioni online.
  • 3% lordo annuo di interessi sul saldo disponibile.
  • App mobile intuitiva per monitorare il tuo conto ovunque.

Unico avvertimento: se superi una giacenza media di 5.000 euro, dovrai pagare l’imposta di bollo di 34,20 euro. Ma se il tuo saldo resta più basso, puoi dormire sonni tranquilli.


Credem: il conto che ti coccola

Conto Credem

Se preferisci un servizio più personalizzato, Credem Link potrebbe fare al caso tuo. Questo conto combina la praticità del digitale con la disponibilità di consulenti sia online che in filiale.

Caratteristiche principali:

  • Carta di debito gratuita per il primo anno.
  • Prelievi gratuiti presso ATM Credem.
  • Bonifici a soli 0,50 euro tramite Internet Banking.

E come ciliegina sulla torta, in periodi promozionali puoi ricevere buoni Amazon fino a 100 euro.


Altri conti correnti gratuiti: c’è un mondo di scelte!

Altri conti gratuiti

Se non hai trovato ancora il conto che fa per te, non disperare. Ecco altre opzioni che potrebbero attirare la tua attenzione:

  • Widiba: conto gratuito per under 30, con promozioni occasionali anche per altre fasce d’età.
  • Isybank: offerta dedicata a chi ha meno di 35 anni, senza imposta di bollo fino a quell’età.
  • BPER: conti a zero spese per giovani fino ai 35 anni e promozioni per chi accredita stipendio o pensione.

Tutti questi conti hanno qualcosa di unico da offrire. Quindi, che tu sia un minimalista digitale o un amante dei vantaggi extra, troverai sicuramente il conto perfetto per le tue esigenze.


Trovare il conto corrente giusto non è mai stato così semplice! Qualunque sia la tua scelta, ricorda: il miglior conto gratuito è quello che si adatta al tuo stile di vita e ti fa risparmiare senza sacrificare i servizi. Ora non resta che fare il grande passo. Quale sceglierai?


I dettagli che fanno la differenza nella scrittura della tua tesi

Scrivere una tesi è come partecipare a una maratona: all’inizio ti senti carico, hai mille idee e tanta energia. Poi, dopo il secondo capitolo, scopri che non basta avere scarpe comode (o programmi efficienti), serve anche tanta forza mentale. Ed è qui che entrano in gioco i piccoli dettagli che possono rendere la tua impresa un po’ meno epica e molto più sopportabile.

I font: scegli con astuzia (e dignità)

Hai mai visto una tesi scritta in Comic Sans? Speriamo di no. Il font che scegli dice molto di te: sei un Times New Roman tradizionale, che grida "sono un accademico serio", oppure un Calibri discreto ma elegante? Magari, per i più audaci, c’è Garamond, che offre quel tocco rinascimentale al tuo lavoro. Il consiglio? Non lasciarti tentare da Papyrus, a meno che tu non voglia che il tuo relatore si chieda se hai appena scritto il copione di un film di fantascienza low-budget.

La lotta con le note a piè di pagina

Chiunque abbia mai affrontato una tesi sa che le note a piè di pagina sono come i parenti a Natale: sembrano innocue all’inizio, ma si moltiplicano velocemente e possono diventare un incubo. Se stai usando Word o LibreOffice, sappi che il comando per inserirle è il tuo nuovo migliore amico. Però fai attenzione: non trasformare le note in piccoli romanzi. Il relatore potrebbe confondersi e pensare che tu stia scrivendo una seconda tesi in miniatura.

La bibliografia che non finisce mai

Ah, la bibliografia! Il luogo in cui la tua tesi mostra i muscoli accademici. Ma attenzione: non sottovalutare il suo potere distruttivo. Ci sono software come Zotero e Mendeley che promettono di organizzarti tutto automaticamente, ma a volte sembrano avere un senso dell’umorismo un po’ sadico. Immagina di scoprire, a un’ora dalla consegna, che tutti i titoli in corsivo sono diventati grassetto. Panico assicurato.

Le interruzioni impreviste

Se pensi che scrivere la tesi sia un’attività solitaria, ti sbagli di grosso. Gli interruttori della tua concentrazione sono sempre dietro l’angolo. Dal tuo coinquilino che chiede consigli sul cuscino migliore per il suo cane, al postino che sembra aver deciso di suonare ogni giorno il campanello proprio mentre stai trovando l’ispirazione per scrivere la conclusione. Soluzione? Tappi per le orecchie e una bella scorta di caffè.


Gli accessori tecnologici indispensabili per il tesista moderno

Se stai ancora usando un computer che impiega cinque minuti per aprire Word, è giunto il momento di aggiornarti. La tecnologia è la tua alleata (o almeno, così dicono), e ci sono gadget e software che possono fare la differenza tra una tesi "meh" e un capolavoro accademico.

Tastiere ergonomiche: coccola le tue mani

Dopo ore a digitare, potresti accorgerti che le tue mani stanno lentamente assumendo la forma di un artiglio. Una buona tastiera ergonomica può essere una manna dal cielo. Esistono anche tastiere retroilluminate, per quelle notti in cui ti senti ispirato come un poeta maledetto e scrivi alla luce del monitor. E no, scrivere al buio non ti renderà automaticamente un genio creativo, ma è divertente provarci.

Mouse silenziosi: il ninja dell’ufficio

Un mouse silenzioso è un accessorio sottovalutato. Immagina di lavorare in biblioteca e di cliccare incessantemente, attirando sguardi di fuoco da chi cerca di studiare. Con un mouse silenzioso, sarai il James Bond del tuo dipartimento: operativo, ma discreto.

Un monitor secondario: doppia potenza, doppia efficienza

Se non hai mai provato a lavorare con un doppio schermo, preparati a un’esperienza trasformativa. Puoi tenere aperti i tuoi appunti su un monitor e il documento della tesi sull’altro, evitando di fare avanti e indietro come un pendolare. Attenzione, però: evita di dedicare un intero schermo a Netflix. La tentazione è forte, ma la tesi non si scrive da sola.


Le emozioni che nessuno ti racconta sulla scrittura della tesi

La scrittura di una tesi è anche un viaggio emotivo, un'odissea fatta di alti e bassi. Se pensi che sia solo una questione di digitare parole, preparati a essere smentito.

L’euforia del primo paragrafo

C’è un momento magico in cui inizi a scrivere e ti senti un mix tra un premio Nobel e un poeta romantico. Purtroppo, questa euforia di solito svanisce non appena realizzi che devi riempire altre 80 pagine.

Il panico della revisione

Hai finalmente finito la tua tesi, e adesso arriva il momento della revisione. Qui scopri che hai scritto "perchè" senza accento 47 volte e che il tuo uso delle virgole è stato, diciamo, sperimentale. Il consiglio? Non rileggere tutto in una sola notte, a meno che tu non voglia sviluppare un odio profondo per te stesso e per ogni singola parola che hai scritto.

L’attesa del feedback del relatore

Il tuo relatore è come il boss finale di un videogioco: puoi aver fatto tutto perfettamente, ma c’è sempre un colpo di scena in agguato. Quando ricevi il feedback, scopri che la tua introduzione è troppo lunga, la conclusione troppo corta e la metà delle fonti non è abbastanza "autorevole". Eppure, alla fine, ce la fai. Sei un sopravvissuto.


La gestione dello stress pre-consegna

La fase finale della tesi è una delle più stressanti, e non importa quanto tu sia preparato, qualcosa andrà comunque storto. Ecco come affrontare le situazioni più comuni con stile.

La stampante che si ribella

Le stampanti hanno un tempismo impeccabile. Funzionano perfettamente per anni, ma nel giorno della consegna decidono di trasformarsi in macchine del caos. Carta inceppata? Toner finito? Benvenuto nell’incubo. Il trucco? Porta sempre un backup su una chiavetta USB e individua in anticipo una copisteria di fiducia.

Il momento "ho perso tutto"

Ogni tesista vive almeno una volta l’incubo di perdere tutto il lavoro. Ecco perché i backup sono la tua assicurazione sulla vita. Usa un servizio cloud come Google Drive o OneDrive, e sincronizza tutto. In caso di emergenza, potrai sempre accedere al tuo lavoro da qualsiasi dispositivo, anche dal telefono di un amico.


Conclusioni (ma non troppo)

Alla fine di tutto, la scrittura della tesi è un’esperienza che non dimenticherai facilmente. Forse avrai incubi sulle note a piè di pagina, o svilupperai una fobia per le bibliografie, ma quando finalmente stringerai quella copia rilegata tra le mani, tutto avrà senso. O almeno, così speriamo.